Capoeira, capoeiristi e... segreti!
È fantastico vedere il tempo passare e la filosofia del gioco cominciare a impossessarsi dei neofiti e constatare come essi iniziano a percepire il verificarsi di certe cose, cose che sono sempre state lì presenti ma che solo adesso riescono ad avvertire e comprendere con chiarezza… Un grande segreto, la conoscenza degli uomini e della vita, delle sofferenze, delle motivazioni, dei comportamenti dell'essere umano… Cose curiose cominciano ad accadere. La sensazione di essere presenti durante il gioco, i brividi al sentire un mestre cantare. L'allievo gradualmente conosce il rituale della Capoeira e all'improvviso quello che era un hobby diventa parte della sua vita, della sua quotidianità. Il tempo passa e agli occhi degli altri appare già piuttosto scaltro. Ma lui/lei è cosciente di non sapere ancora nulla in verità, e pian piano va percependo come la Capoeira sta modificando la sua vita, il suo corpo, la sua mente, ne coglie le opportunità e quello che essa esige in cambio. Ripensando ai vecchi maestri, al legame fra maestro e alunno, tutto sembra essere un riflesso della vita, un teatro in cui viene portato in scena qualcosa di più grande. Il gioco di Capoeira, un'imitazione della vita. E resta sempre quella sensazione che c'è ancora qualcosa che deve essere rivelato, come quando una parola sulla punta della lingua non vuol venir fuori. E intanto gli anni passano. L'allievo è diventato mestre, tra lui/lei e la Capoeira non esiste più alcuna distinzione. Vive con Lei, è Lei. Adesso riesce ad avere una visione profonda e speciale di quello che accade tra i due giocatori, tanto sul piano fisico, quanto su quello spirituale. Non ci sono più segreti. A quel punto l'allievo avrà avuto accesso, in forma più o meno intensa, all'ultimo grado, quel grado che era già presente al suo primo incontro con la Capoeira ma che solo adesso gli/le si rivela. Un qualcosa di magico di cui i grandi maestri non parlano: il loro segreto.